Lavorare con le famiglie nelle comunità per minori

Gli operatori sociali in tutela minori si confrontano ogni giorno con situazioni delicate e complesse, in particolare quando un minore viene allontanato dalla famiglia d’origine. In questi casi la conflittualità tra operatori e familiari può essere molto alta, con ulteriori danni per i bambini e ragazzi coinvolti.
Attivare e facilitare i gruppi di auto/mutuo aiuto

Incontrarsi, confrontarsi e sostenersi a vicenda sono esperienze spontanee dell’essere umano nei momenti di difficoltà.
L’affido partecipato. Come coinvolgere la famiglia d’origine

Questo libro adotta un approccio originale nel panorama della cospicua letteratura in materia di affido , tanto da poter costituire un segnale di una nuova cultura dell’affido e dei processi di aiuto nell’ambito della tutela minorile.
L’affido partecipato nelle voci dei protagonisti. Una ricerca valutativa

L’Affido Partecipato è una procedura per realizzare l’affidamento familiare di un minore in maniera collaborativa, dando ascolto e spazio decisionale al bambino, ai suoi genitori e alla famiglia che lo accoglie, pur nel contesto dei provvedimenti giudiziari.
Il portavoce del minore. Manuale operativo per l’advocacy professionale

Negli interventi di tutela e di aiuto sociale, l’ascolto del bambino o del ragazzo è di importanza centrale, oltre a costituire un dovere etico per gli operatori e, in molti casi, un obbligo di legge. Il portavoce è una figura appositamente dedicata a rendere possibile tale ascolto: qualcuno che non ha responsabilità dirette sulla situazione e può quindi concentrarsi sul compito di aiutare il minore a esprimersi e a partecipare alle decisioni che riguardano la sua vita, nel modo per lui più opportuno.
Tutela minorile e processi partecipativi. Promuovere collaborazione tra famiglie e servizi sociali

Tutela minorile e processi partecipativi. Promuovere collaborazione tra famiglie e servizi sociali
Nell’ambito della tutela minorile è difficile aprirsi al concetto di “partecipazione”: questo perché, molto spesso, l’operatore sociale è chiamato a intervenire per tutelare il fanciullo dai suoi stessi familiari.