Referente Giammatteo Secchi
mail: info@lacasadavantialsole.org
Nell’ambito della tutela minorile l’ascolto del minore è fondamentale per la costruzione condivisa di percorsi d’aiuto partecipati, costituendo un dovere etico e in molti casi anche legislativo per gli operatori impegnati al fianco di minori e famiglie.
L’operatore di advocacy ricopre la funzione di “portavoce” del bambino o ragazzo nei confronti del mondo degli adulti, per far sì che chi è tenuto a decidere sulla vita dei minori tenga in considerazione l’opinione dei più piccoli e definisca progetti di aiuto maggiormente realizzabili e rispondenti ai suoi bisogni. In altre parole, l’operatore di advocacy aiuta il minore a sviluppare un proprio vocabolario emotivo che gli permetta di esprimere e dare un nome alle proprie emozioni, desideri e bisogni.
I PRINCIPI DELL’ADVOCACY
EMPOWERMENT
L’advocacy promuove processi che incrementano l’autostima e il senso di autoefficacia consentendo quindi al bambino di riacquistare controllo sulla propria vita e sulle decisioni che lo riguardano.
INDIPENDENZA
L’operatore di advocacy agisce in modo indipendente rispetto al processo decisionale e ai servizi; il suo compito non è quello di prendere una posizione, ma di agire a fianco del minore senza conflitti di interessi.
APPROCCIO CENTRATO SUL MINORE
Il focus dell’intervento è il bambino/ ragazzo con i suoi punti di vista e desideri.
RISERVATEZZA
L’operatore di advocacy aiuta il minore a decidere cosa riferire agli adulti e con quali modalità.
La nostra cooperativa offre interventi di advocacy nelle fasi di definizione, monitoraggio e verifica di progetti ed interventi nell’ambito della tutela minorile, in particolare nei casi di:
– interventi di sostegno e controllo previsti dall’Autorità Giudiziaria
– progetti di affiancamento educativo domiciliare o presso Centri Diurni
– progetti di affido familiare
– collocamento in comunità di accoglienza
– separazione dei genitori
– difficoltà nell’ambito scolastico
– penale minorile
per approfondire: www.advocacyinfanzia.it/